giovedì 28 aprile 2016

… un giorno sul Cusio (lago d’Orta) – 7 Aprile 2016

Quello de “… un giorno sul Cusio” è evento che sta vivendo la sua storicità  perché è ormai dal lontano 1998, che è occasione di incontro tra amici del kdm (kayak da mare).
Un breve cenno al passato che non guasta: a Maggio ’98 i 12 presenti tra iscritti a AICF, Ass. Italiana Canoa Fluviale ora dismessa, e quelli di IKDM,  Il Kayak da Mare pure dismessa, si trovarono su chiamata dello scrivente e quello fu il primo incontro con Giorgio Nesca. Da quel giorno le cose da ricordare sono infinite, per cui non è il caso di andare oltre.
Ma perché si continua a ripetere il giro del Lago d’Orta? Il Cusio è ritenuto una “perla” nel suo genere tra tutti i laghi d’Italia, e per giudicare non resta che andarci di persona e questa verità trova testimonianza nelle presenze di tanti amici che ogni anno lo vogliono frequentare, senza ignorare i nuovi, che grazie al “passa parola” vengono a scoprire un lago dove regna assoluta tranquillità con panorami di deliziosa romantica bellezza.

 
             
 Isola di San Giulio e Orta sullo sfondo

In tutti questi anni di frequentazioni, solo in un paio di occasioni il tempo non è stato clemente e anche questa volta, dopo una alternanza di perturbazioni di varia intensità nella settimana, la giornata è stata di vera primavera.
Memore di esperienze recenti, la temperatura dell’acqua ha raccomandato l’uso di un abbigliamento non solo adeguato, ma tecnologicamente appro-priato.
I più lontani, in camper, pensano bene di arrivare il giorno prima e dedicare alcune ore al northern walking lungo il sentiero che fiancheggia il lago, una passeggiata tonificante oltre che rilassante, grazie anche ai bastoncini.
Il punto di imbarco non è molto ampio, ma per il parcheggio auto, nessun problema, così tutti trovano giusto spazio anche per auto più carrello.
L’atmosfera è gaia e ben quindici presenti sull’Iseo si trovano con rinnovato entusiasmo così da rafforzare il rapporto di amicizia. In questa fase della giornata, i convenevoli sono momento stimolante e importante del raduno.

       
 ….briefing & blessing!

Al briefing tutti si presentano a raccolta, si scherza ma nello stesso tempo viene prestata dovuta attenzione alle raccomandazioni in navigazione e sul percorso e con augurale saluto ... buona giornata a tutti! si prende il via.

  


Dopo lunga assenza, l’amico di Milano, meglio conosciuto come il “gigante buono”, entra in acqua con grande voglia di misurare sé stesso e sembra trovarsi a proprio agio. Welcome back Marco!
Non un filo d’aria accompagna il gruppo che costeggia, sfiorando i canneti e  i rami delle piante con le prime foglie che renderanno quei tratti più ombrosi con l’avanzare delle stagioni.

                                                                 
 Dario e Andrea si fanno buona compagnia!

Andrea, il più giovane del gruppo, si limita, assistito da papà Massimo ad una escursione brevissima, ma prossimamente è auspicabile che anche lui sia dei nostri, e ne saremmo tutti felici.

                     
 … pagaiando ai piedi della Madonna del Sasso di Boleto

Le ville isolate a lago hanno ancora i battenti chiusi ché la stagione delle seconde case non è ancora iniziata mentre i piccoli borghi che si affacciano sul lago danno segni di vita e movimento, grazie alla giornata mite.
Il paesaggio lascia respiro ai monti circostanti sui quali la poca neve dell’inverno si sta sciogliendo mentre il gioiello dell’Isola di San Giulio si mostra in tutta la sua semplice e mistica bellezza.
A Pella sulla passeggiata a lago c’è discreto movimento, ma l’attenzione è rivolta al gruppo di kayakers che scivolano dolcemente; non mancano le foto e chissà che il bel gruppo marino non sia di ispirazione alla pratica del kdm!
In due preferiscono attendere a metà percorso nella baia di Pettenasco.


 

 … alla cascata di “a Fabrica di Oira”

La costa a nord si mostra in tutta la sua riservatezza che culmina con il piccolo borgo di Ronco dove finisce la strada comunale. A questo punto i boschi su pareti anche scoscese accompagnano il pagaiare sino al punto di sosta pranzo con eccezione di una piccola radura con villa a ridosso di una  cascata spumeggiante.
Non si ha tempo di mettere piede a terra che in automatico, dai gavoni esce un po’ di tutto e per tutti. L’organizzazione interviene prontamente e lo snack viene offerto con sorpresa per alcuni, mentre gli altri non aspettavano altro!

 
                        
Ecco apparire con sorpresa quattro Amici kayakeri che, abbandonato per poco il kayak, questo l’auspicio, si presentano armati di casco ma prontissimi per lo snack e per il pranzo al sacco e non solo. Tutto è positivamente utile per rafforzare i rapporti interpersonali, dai dolcetti, ai cioccolatini, dagli assaggi sia solidi che liquidi senza pensare troppo al ritorno. E il caffè? c’è pure quello!
Il classico richiamo impone l’imbarco e, per questa volta, si tralascia di raggiungete la città di Omegna, ma la visita è solo rimandata.
Sulla sponda est del lago, la provinciale invita i motociclisti alle “sgasate”, turbando la quiete a cui, con il silenzio del mattino, il gruppo s’era abituato.
Raggiunto il pontile di Pettenasco, un gruppetto decide di accorciare il percorso per via di segni di apparente stanchezza o di posture strane che sono causa di dolorini, ma l’appuntamento è ad Orta.
La baia di Pettenasco è facilmente raggiungibile e percorribile a piedi e i kayak sono anche qui oggetto di attenzione e curiosità.

    
                
 sullo sfondo la piazzetta di Orta e Andrea in primo piano

In un batter d’occhio si raggiunge l’Isola di San Giulio e con debole brezza contraria, che dura anche poco, si costeggia la riva ricca di ville, parchi e  giardini le cui fioriture sono quasi pronte a sbocciare.
Si sente aria di casa e senza particolari rischi si rientra a briglia sciolte consumando le energie residue con allunghi, scatti o forzatamente, lentamente.
E’ con un certo rammarico che ci si saluta, ma a completare il “trittico”, è prossimo l’incontro a Manerba sul Garda, quindi … arrivederci!

(Ellebi)

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